La corretta pressione delle gomme MTB è fondamentale per ottenere il massimo dalla tua mountain bike. In questa guida completa cercherò di condividere la mia esperienza maturata in quasi trenta anni di pratica in questa disciplina, rammendandovi che non c’è una ricetta che va bene per tutti ma delle linee guida per trovare la propria strada 😉
Uno dei dilemmi che tormenta un biker è legato alla corretta pressione dei pneumatici della mountain bike.
- Gonfio prima di una salita e sgonfio prima di affrontare una discesa?
- Adeguo la pressione delle gomme in base al percorso e alle condizioni meteo?
La disciplina e la tipologia di MTB
Il mondo dei pneumatici MTB, specialmente negli ultimi anni, è in forte evoluzione sia per quanto riguarda le caratteristiche di base (es. diametro della ruota, larghezza della gomma, mescola, …) che per il disegno (pattern in inglese) del battistrada per meglio adattarsi alle discipline mountain bike che pratichiamo (XC, Down County, Trail, Enduro, DH) e alle condizioni meteo.
Va da se che abbiamo MTB diverse nelle caratteristiche, per ogni disciplina, al fine di ottimizzare il rendimento di ciclistica e sospensioni per la tipologia di percorsi che affronteremo per cui le gomme sono progettate e realizzate tenendo in considerazione i trend legati alle quote geometriche delle bici e alla specializzazione dei componenti (es. cerchi, sospensioni, … ) nei vari ambiti di utilizzo.
Non da ultimo, dobbiamo considerare che per le biciclette a pedalata assistita, di qualsiasi tipologia (turismo, Down County, Trail, Enduro), le gomme sono sollecitate in modo diverso per via del peso maggiore delle e-bike (rispetto ad un analogo modello muscolare) e della trazione del motore (ai Watt del ciclista si aggiungono i Nm del motore).
Tubless o camera
Per mia preferenza personale, tubeless tutta la vita!
Ho fatto il mio esperimento tubeless nel lontano 1999, utilizzando un flap con valvola annessa della MAXXIS (direttamente comprato da uno dei primi e-commerce negli USA), rendendo la “gomma stagna” utilizzando del lattice per costruire maschere comprato a Torino da Chimica Strola. La prima uscita non è stata delle migliori: il flap era troppo largo e la gomma tallonava su di esso invece che sul bordo del cerchio, insomma alla prima curva veloce si è stallonato il copertone e sono finito nel fosso 😉
Da allora di anni ne sono passati e la tecnologia si è evoluta, aumentando l’affidabilità.
I vantaggi del tubeless:
- minori pressioni di esercizio del pneumatico
- maggiore sensibilità nella guida
- resistenza alle forature da spina (il lattice aiuta!).
Ovviamente il tubeless ha anche degli svantaggi, gestibili per quanto mi riguarda, ovvero:
- il lattice non dura per sempre, va controllato e sostituito
- le valvoline si possono intasare e vanno pulite
- il nastro che rende tubeless il cerchio va rinnovato
- io personalmente non ne vedo altri 😉
Tubeless non basta, bisogna anche abbinare una copertura con una buona struttura per avere il giusto sostegno e per evitare pizzicature e tagli della gomma.
Se avete un noleggio, non vi consiglio il tubeless bensì la camera d’aria con un inserto anti-foratura come il Tannus.
Ed il salsicciotto?
Il salsicciotto per MTB, in inglese insert o anche detto mousse, è un inserto che si va ad inserire fra cerchio e gomma con la funzionalità di preservare sia il cerchio che la gomma stessa. È nato qualche anno fa in DH per permettere agli atleti di alto livello di finire comunque la loro prova anche se vi era una foratura, quindi in ambito racing per garantire performance.
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Negli ultimi anni sono spuntati inserti di tutte le forme, dimensioni e pesi, per tutte le discipline (dall’XC alla DH) che spesso sono i grattacapi dei meccanici in fase di installazione: un cerchio con un profilo interno ostico, un salsicciotto duro e una gomma tenace sono un vero grattacapo per un meccanico di bici!
Ricordiamo anche che non sempre è facile stallonare una gomma su una ruota nella quale è stato montato un inserto, per cui se durante un’uscita tagliamo il pneumatico faticheremo a stallonarlo per montare una camera d’aria, a meno che non si voglia tornare a casa con la gomma bucata rischiando di buttare gomma, inserto e magari anche il cerchio.
Personalmente, per le mie caratteristiche fisiche (70 kg in ordine di marcia) e la mia guida non irruenta, non sento la necessità di montare un salsicciotto a patto di montare sempre delle gomme robuste (in relazione alla disciplina praticata) e tenere un’adeguata pressione, questo però lo vedremo dopo.
Perché la pressione dei pneumatici mountain per bike è così importante?
La pressione delle gomme delle MTB influenza direttamente:
- Trazione e grip sul terreno
- Comfort durante la pedalata
- Resistenza alle forature
- Prestazioni complessive della bici.
Fattori che influenzano la pressione delle gomme
Diversi elementi entrano in gioco nella scelta della pressione ideale, ed è importante conoscerli per adattarla al meglio alle proprie esigenze e al tipo di percorso.
Peso del rider
Il tuo peso corporeo è uno dei fattori più importanti per determinare la corretta pressione dei pneumatici per mountain bike. Un rider più pesante necessiterà di pressioni maggiori per evitare pizzicature e danni al cerchio.
Stile di guida
Anche il proprio stile di guida è fondamentale per determinare la corretta pressione di esercizio dei pneumatici.
L’apprendimento di una corretta tecnica di guida, che può essere facilitato dalla frequenza di corsi di mountain bike, permette di comprendere meglio come la pressione influenzi il comportamento della bici
Se si ha uno stile di guida pulito e non aggressivo, possiamo adottare delle pressioni leggermente inferiori rispetto ad un biker più aggressivo, ricordandoci comunque di non scendere troppo pena stallonamento o problemi meccanici (es. rottura del cerchio per pizzicatura della gomma su una pietra e/o radice.)
La location ed il meteo sono fondamentali sia per la scelta della tipologia di gomma che per la pressione di esercizio della stessa.
La Tipologia di terreno
Partiamo da una distinzione di massima in base alle caratteristiche delle location:
Trail Area pietrose con molte radici
- non possiamo fare a meno di una gomma con una buona carcassa e una buona protezione alle forature/pizzicature, indipendentemente dalla disciplina praticata.
- gomme con queste caratteristiche saranno più pesanti, per via dei TPI della carcassa e degli inserti inseriti nella copertura stessa, e più “dure” di carcassa, per cui dovremo adeguare la pressione dei pneumatici abbassandola leggermente rispetto al solito
- non dobbiamo però scendere troppo con la pressione altrimenti potremmo incorrere in importanti rotture (es. del cerchio).
Fondi boschivi
- se l’habitat della maggior parte dei nostri giri è boschivo, con un fondo con molta terra e una limitata quantità di radici, possiamo scegliere delle gomme con una struttura/carcassa più rilassata
- per via della minor rigidità delle coperture, possiamo adottare una pressione dei pneumatici leggermente maggiore, per favorire il rotolamento e comunque preservare la sicurezza della gomma e del cerchio.
Fondi sabbiosi
- capita di andare a girare in posti in cui il fondo è molto morbido ma secco, come ad esempio nelle facili escursioni sul Ticino, per cui possiamo salire con la pressione dei pneumatici per favorire il rotolamento
- se invece andate a girare ad esempio nel Bike Park delle Rive Rosse, ove vi è uno strato di sabbia sulle rocce, il consiglio è sempre quello di mantenere una pressione dei pneumatici abbastanza elevata per garantire comunque grip: in questo caso abbassare troppo di pressione è controproducente, occorre però adottare la corretta tecnica di guida.
Le Condizioni meteo
Personalmente non amo troppo il bagnato, per cui quando mi capita di girare su trail bagnati faccio sempre un po’ fatica a trovare il feeling corretto, soprattutto sulla gomma anteriore.
Su fondi scivolosi, occorre smussare la propria guida, adottando traiettorie più rotonde e diminuendo leggermente la pressione delle gomme. Il quanto diminuirla sta nell’esperienza del biker e nella confidenza che possiamo avere sulla location: se è una trail area conosciuta possiamo non diminuire troppo la pressione in quanto sappiamo già che insidie troveremo (a livello di radici e rocce). Ricordiamoci che, asciutto o bagnato, una gomma troppo sgonfia fa perdere in precisione nella guida.
Pressioni consigliate per tipo di MTB
Indicazione di massima sulle pressioni dei pneumatici
Finalmente arriviamo al dunque!
Nota: Le pressioni indicate che vi condivido sono linee guida generali che adotto su diverse tipologie di biciclette che utilizzo ricordando che peso 70 Kg in ordine di marcia e non ho una guida irruenta.
XC (Cross Country)
- Bicicletta Specialized Epic Hardtail Comp, front, telaio in carbonio
- tubeless, senza inserto
- gomme anteriore e posteriore Specialized Fast Trak, Control casing, GRIPTON® compound,, ETRTO 58-622
Anteriore | 1.3-1.5 bar | 19-22 PSI |
Posteriore | 1.7-1.9 bar | 25-28 PSI |
Trail/Enduro
- Bicicletta Specialized Stumpjumper, full (160/153), telaio in carbonio
- tubeless, senza inserto
- gomma anteriore Schwalbe Magic Mary, Super Gravity, ADDIX ULTRA SOFT, ETRTO 62-622
- gomma posteriore Schwalbe Big Betty, Super Gravity, ADDIX SOFT, ETRTO 62-622
Anteriore | 1.3-1.5 bar | 19-22 PSI |
Posteriore | 1.7-1.9 | 25-28 PSI |
E-Bike MTB
- Bicicletta Agazzini 18.5 Custom Bike Consultant, full (160/150), telaio in carbonio
- tubeless, senza inserto
- gomma anteriore Maxxis Assegai, EXO+, WT, 3C MaxxGrip, ETRTO 63-622
- gomma posteriore Maxxis Dissector, EXO+, WT, 3C MaxxTerra, ETRTO 66-622
Anteriore | 1.35-1.6 bar | 19.5-23 PSI |
Posteriore | 1.7-2.0 bar | 25-29 PSI |
Gravel
- Bicicletta Specialized Sequoia telaio in Cr-Mo
- in questo caso utilizzo camera d’aria in quanto i cerchi non sono latticizzabili
- gomme anteriore e posteriore Specialized Adventure Gear Sawtooth ETRTO 42-622
Anteriore | 2,5 Bar | 36 PSI |
Posteriore | 2,8 | 40 PSI |
Conclusioni
La pressione delle gomme MTB ottimale è personale e dipende da numerosi fattori. Parti dai valori consigliati e sperimenta piccole variazioni fino a trovare il setup perfetto per il tuo stile di guida. Ricorda sempre di utilizzare un manometro affidabile per mantenere costanti le pressioni scelte.
Spero di avervi dato le corrette indicazioni.
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