Hai comprato l’e-bike? e adesso?!?!?! Innegabile, il segmento delle biciclette elettrice (meglio biciclette a pedalata assistita a standard EPAC) ha letteralmente rivoluzionato e aperto lo sport del ciclismo a moltissime persone, soprattutto a chi in bicicletta non era mai andato prima 😉
Prima il parto dell’acquisto
Si, letteralmente un parto! sono presenti sul mercato svariate tipologie di biciclette elettriche che differiscono appunto per tipologia, coppia del motore, capacità della batteria e ovviamente per l’allestimento (inteso come reparto ammortizzante, trasmissione, freni, ….).
Come professionista del settore, sapevo esattamente cosa volevo da una e-bike, per cui in base alla mia esperienza sono approdato ad un prodotto custom, la E-Bike Light Agazzini 18.5 custom Bike Consultant. Consapevole che la scelta è difficile per chi è nuovo di questo settore, anche grazie alla collaborazione con Fantic Rent, metto a disposizione il mio background per guidarvi nella scelta della bicicletta elettrica più calzante rispetto alle vostre esigenze attraverso eventi di “Test & Ride”.
Hai voluto l’E-Bike ed ora?
Ed ora è giunto il momento di utilizzarla nella maniera propria 😉 Già, una bicicletta elettrica non è proprio una normale mountain bike, dobbiamo tenere in considerazione alcuni aspetti:
- abbiamo un motore, con le sue caratteristiche di erogazione
- dobbiamo gestire una batteria
- la trasmissione va correttamente utilizzata
- il reparto freni deve sempre essere in ordine
- il peso maggiore, rispetto ad una bici muscolare, va gestito
- è sempre molto divertente!!!
Il motore

Il motore è il vero cuore delle biciclette elettriche, può essere posizionato alla ruota posteriore (sono rari i motori alla ruota anteriore) o centralmente nel telaio. Nel mondo delle MTB, troviamo quasi sempre il motore installato centralmente nel telaio, in modo da abbassare il più possibile il baricentro della bici (visto il peso non trascurabile del motore stesso). Nelle bici gravel e da strada a pedalata assistita, posiamo trovare il motore installato nella ruota posteriore.
Per standard EPAC (Electric Pedal Assisted Cycle), il motore deve avere una potenza di 250 Watt e erogare assistenza solo se si pedala, superati i 25 km/h non deve più dare assistenza.
Le performance del motore riguardano diversi aspetti:
- la coppia in Nm, con motori che vanno da 35 Nm a 120 Nm come il nuovo Bafang M600
- come questa coppia viene erogata
- il peso del motore.
È evidente che più coppia abbiamo più il motore vi supporterà nella pedalata, bisogna però capire come: vi sono motori che prediligono supportare il biker quando la frequenza di pedalata si alza (vedi Shimano), altri, come ad esempio il Bosch nel livello e-Mtb, che hanno un’erogazione basata su quanto il biker spinge sui pedali. Quindi gli 85 Nm del motore EP8 (Shimano) sono erogati in modo diverso da quelli del Bosch CX: possiamo considerare il motore Shimano un motore per pedalatori.
Non dimentichiamoci poi il peso: più il motore pesa più ho impatto nella guidabilità del mezzo anche se è ben incastonato nel telaio, vale il principio che meno peso abbiamo meglio la bici si guiderà 😉
La batteria

Se il motore è il cuore della della bici, la batteria può essere considerata il polmone che porta ossigeno, in questo caso sotto forma di corrente, al motore stesso per farlo lavorare. La capacità della batteria si misura in Watt/Ora (Wh); ormai troviamo batterie anche da 880 Wh senza utilizzare l’extender (batteria ausiliaria a quella principale). La batteria è internamente formata da celle, in formato 18650 o 21700, che opportunamente cablate, fornisco la tensione di funzionamento e l’amperaggio (parametri utilizzati per ricavare i Wh).
Più aumenta la capacità della batteria a livello di Wh più abbiamo autonomia, non tanto in km percorsi ma in metri di dislivello; ricordandoci però che aumentare la capacità potrebbe anche implicare un aumento del peso e di conseguenza un impatto sulle performance in generale (compresa l’autonomia).
Il consumo della batteria, è influenzato da diversi fattori:
- peso del bikers e della bici
- temperatura esterna (freddo e caldo sono nemici della batteria)
- stato di usura dei pneumatici, trasmissione e freni
- utilizzo del cambio
- mappatura del motore
- tipologia di percorso.
Dobbiamo pertanto imparare a gestire la nostra bicicletta elettrica sotto tutti i punti di vista se vogliamo aumentare il range di utilizzo della stessa.
La trasmissione
La trasmissione di una bicicletta, a maggior caso se è una e-bike, va sempre tenuta sotto controllo a livello di usura e di manutenzione, pena dispersione di potenza nella pedalata e soprattutto diminuire il dislivello complessivo durante le nostre escursioni.
Dobbiamo pertanto tenere sotto controllo la catena mantenendola in perfetta efficienza.
Basta avere una trasmissione in efficienza? No, bisogna imparare a cambiare correttamente rilasciando la pressione del piede sui pedali al momento della cambiata ed avere una corretta cadenza di pedalata! Già, non dobbiamo usare solo i pignoni più piccoli (quindi rapporti lunghi), altrimenti sarà il motore a fare la maggior parte del lavoro con conseguente aumento smisurato dei consumi della batteria. Tenendo una cadenza di pedalata sufficientemente alta, 50-80 pedalate al minuto (a seconda del percorso e del fondo del sentiero), fa aumentare notevolmente la durata della batteria.
L’impianto frenante
Come ci siamo detti sin dall’inizio dell’articolo, il peso di una e-bike è sicuramente superiore a una bicicletta tradizionale, a parità di tipologia e segmento di prezzo, ciò implica un aggravio del lavoro dell’impianto frenante.
La tendenza sulle e-bike è di avere dei dischi sovradimensionati, con diametro anche di 220 mm e spessori fino a 3 mm, per fermare dei mezzi che possono arrivare a pesare ache 27 kg in ordine di marcia. L’impianto frenante va quindi tenuto sotto controllo a livello di usura (pastiglie e dischi) e di efficienza (va spurgato quando la leva diventa spugnosa, vanno eliminati gli inutili attriti pastiglie-disco).
Il peso e la guida della e-bike
Il peso maggiore delle e-bike si fa sentire sulla dinamica del mezzo, influisce in tutte le fase di conduzioni della bicicletta:
- nelle curve, occorre anticipare l’ingresso adottando traiettorie più rotonde
- in frenata, dobbiamo rivedere i tempi della staccata e la modulazione della stessa
- sul ripido in discesa, serve ancora di più essere centrali come posizione di guida
- i cambi di direzione, vanno affrontati con maggiore dinamicità sul mezzo
- negli esercizi come il bunny hop, vanno enfatizzati i movimenti e utilizzato maggiormente il ritorno delle sospensioni.
Conclusioni
Come si diceva una volta “Hai voluto la bici ed ora pedala!” 😉
Nel caso delle e-bike è necessario un reset nella tecnica di guida: partiamo da un mezzo con delle caratteristiche molto diverse da una bicicletta muscolare, per cui tutto va riprogrammato e gestito tutto in modo diverso. Indipendentemente dal tuo livello, come Bike Consultant mettiamo a disposizione la nostra esperienza maturata in questo settore per insegnarti a sfruttare al meglio la tua bicicletta elettrica!